Protezione contro la scossa elettrica
La sicurezza elettrica degli impianti si realizza fondamentalmente proteggendo le persone contro la scossa e
le condutture contro le sovracorrenti. Inoltre si devono scegliere involucri di protezione contro le sollecitazioni
ambientali di adeguato grado.
le condutture contro le sovracorrenti. Inoltre si devono scegliere involucri di protezione contro le sollecitazioni
ambientali di adeguato grado.
Tutti i componenti elettrici devono essere scelti e installati in modo da risultare protetti contro la scossa.
La scossa può essere generata dal contatto di una parte del corpo umano con una parte attiva in tensione (contatto diretto)
oppure con una pane metallica accidentalmente in tensione, chiamata massa (contatto indiretto).
La scossa può essere generata dal contatto di una parte del corpo umano con una parte attiva in tensione (contatto diretto)
oppure con una pane metallica accidentalmente in tensione, chiamata massa (contatto indiretto).
Protezione contro i contatti diretti
Tutte le parti attive di qualsiasi componente elettrico accessibile (esclusa solo la bassissima tensione di sicurezza fino a 25V) devono essere
protette contro i contatti diretti;
tale protezione, negli edifici a destinazione residenziale, deve essere totale.
La protezione totale si realizza mediante involucri con grado di protezione tale da rendere le parti attive inaccessibili alle dita.
La protezione totale si può ottenere anche isolando completamente tutte le parti attive;
l´isolamento deve realizzare un rivestimento compatto, impossibile da rimuovere senza provocare la distruzione del componente.
Gli interruttori differenziali con corrente nominale differenziale non superiore a 30mA e con tempi di intervento normalízzati sono in grado di intervenire prima che la corrente di elettrocuzione provochi nel muscolo cardiaco danni irreparahili;
sono perciò idonei a proteggere le persone anche dagli effetti letali dei contatti diretti;
tale protezione e detta “addizionale” perché non può essere sostitutiva della protezione totale sopra descritta.
protette contro i contatti diretti;
tale protezione, negli edifici a destinazione residenziale, deve essere totale.
La protezione totale si realizza mediante involucri con grado di protezione tale da rendere le parti attive inaccessibili alle dita.
La protezione totale si può ottenere anche isolando completamente tutte le parti attive;
l´isolamento deve realizzare un rivestimento compatto, impossibile da rimuovere senza provocare la distruzione del componente.
Gli interruttori differenziali con corrente nominale differenziale non superiore a 30mA e con tempi di intervento normalízzati sono in grado di intervenire prima che la corrente di elettrocuzione provochi nel muscolo cardiaco danni irreparahili;
sono perciò idonei a proteggere le persone anche dagli effetti letali dei contatti diretti;
tale protezione e detta “addizionale” perché non può essere sostitutiva della protezione totale sopra descritta.
Protezione contro i contatti indiretti
I pericoli tipici dei contatti indiretti sono illustrati in figura.
la protezione contro questi pericoli si puo realizzare in diversi modi che, negli edifici residenziali, si riducono sostanzialmente a 3:
1. isolamento doppio o rinforzato, tipico dei componenti di Classe 2;
2. bassissima tensione di sicurezza tipica dei sistemi SELV e PELV;
3. interruzione del guasto mediante dispositivi automatici coordinati con l'impianto di terra.
la protezione contro questi pericoli si puo realizzare in diversi modi che, negli edifici residenziali, si riducono sostanzialmente a 3:
1. isolamento doppio o rinforzato, tipico dei componenti di Classe 2;
2. bassissima tensione di sicurezza tipica dei sistemi SELV e PELV;
3. interruzione del guasto mediante dispositivi automatici coordinati con l'impianto di terra.
Protezione mediante doppio isolamento
Questa protezione consiste nella separazione totale mediante un adeguato isolamento delle pani attive da quelle metalliche accessibili in modo da rendere estremamente improbabile il contatto.
I componenti a doppio isolamento si distinguono dal simbolo del doppio quadrato riportato sull´involucro esterno in una parte immediatamente visibile.
É vietato collegare al conduttore di protezione (terra) qualsiasi parte conduttrice, sia accessibile sia inaccessibile;
se esistono parti conduttrici suscettibili di entrare in contatto accidentale con parti attive in caso di guasto (masse) devono
essere rese inaccessibili dal doppio isolamento ma mai collegate a terra.
I componenti a doppio isolamento si distinguono dal simbolo del doppio quadrato riportato sull´involucro esterno in una parte immediatamente visibile.
É vietato collegare al conduttore di protezione (terra) qualsiasi parte conduttrice, sia accessibile sia inaccessibile;
se esistono parti conduttrici suscettibili di entrare in contatto accidentale con parti attive in caso di guasto (masse) devono
essere rese inaccessibili dal doppio isolamento ma mai collegate a terra.
Protezione mediante bassissima tensione di sicurezza (SELV)
Il sistema SELV si realizza alimentando il circuito da proteggere a non più di 50V mediante speciali trasformatori di sicurezza che si differenziano da quelli ordinari per i provvedimenti costruttivi che impediscono il contatto con la tensione di rete anche in caso di guasto.
L´impianto SELV deve essere totalmente separato dai circuiti a 230/400V e nessuna parte metallica deve essere collegata intenzionalmente a terra.
Quando i circuiti SELV fanno capo a una cassetta di derivazione o a un apparecchio che conüene anche circuiti a 230/400V bisogna attuare
pmvvedimenti di separazione molto accurati.
L´impianto SELV deve essere totalmente separato dai circuiti a 230/400V e nessuna parte metallica deve essere collegata intenzionalmente a terra.
Quando i circuiti SELV fanno capo a una cassetta di derivazione o a un apparecchio che conüene anche circuiti a 230/400V bisogna attuare
pmvvedimenti di separazione molto accurati.
Protezione mediante interruzione del guasto e messa a terra
Questo sistema si basa sulla generazione di correnti in caso di un guasto a massa di tale intensità da provocare l'intervento di un dispositivo automatico.
Perché un guasto a massa si traduca in una corrente e necessario che in un punto il circuito attivo sia connesso a terra e che tutte le masse siano connesse a terra.
In questo fascicolo si considerano solo i sistemi TT;
nei sistemi TT e necessario realizzare un impianto di terra dell'utente di cui si e già detto QUI.
La condizione di protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT si può teoricamente realinare mediante l'impiego di dispositivi di massima corrente a tempo inverso (interruttori automatici o fusibili) scelti in modo tale da soddisfare la relazione:
Perché un guasto a massa si traduca in una corrente e necessario che in un punto il circuito attivo sia connesso a terra e che tutte le masse siano connesse a terra.
In questo fascicolo si considerano solo i sistemi TT;
nei sistemi TT e necessario realizzare un impianto di terra dell'utente di cui si e già detto QUI.
La condizione di protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT si può teoricamente realinare mediante l'impiego di dispositivi di massima corrente a tempo inverso (interruttori automatici o fusibili) scelti in modo tale da soddisfare la relazione:
dove: Ra è la resistenza del dispersore, Ia è la corrente di intervento in 5 s dell'interruttore magnetotermico o del fusibile (A),
50 è il numero che esprime la tensione totale di terra massima ritenuta non pericolosa per 5 s.
Tale condizione è difficile da realizzare perché occorrerebbero resistenze del dispersore molto basse sicché solitamente si impiegano interruttori differenziali;
infatti nella formula Ia diventa la corrente nominale differenziale:
per esempio, per ldn = O,3A, RA : 50/ldn = 50/0,3 = 166,6 Q, facile da ottenere anche con poco terreno disponibile per realizzare il dispersore.
L´interruttore differenziale è il protagonista indiscusso nella protezione contro la scossa.
Presenta, purtroppo, l´inconveniente degli interventi intempestivi, dannosi soprattutto quando la casa è disabitata
(fuori uso del frigorifero e del congelatore, reset delle memorie degli apparecchi elettronici, ecc);
a questo inconveniente la domotica sta dando le prime risposte.
50 è il numero che esprime la tensione totale di terra massima ritenuta non pericolosa per 5 s.
Tale condizione è difficile da realizzare perché occorrerebbero resistenze del dispersore molto basse sicché solitamente si impiegano interruttori differenziali;
infatti nella formula Ia diventa la corrente nominale differenziale:
per esempio, per ldn = O,3A, RA : 50/ldn = 50/0,3 = 166,6 Q, facile da ottenere anche con poco terreno disponibile per realizzare il dispersore.
L´interruttore differenziale è il protagonista indiscusso nella protezione contro la scossa.
Presenta, purtroppo, l´inconveniente degli interventi intempestivi, dannosi soprattutto quando la casa è disabitata
(fuori uso del frigorifero e del congelatore, reset delle memorie degli apparecchi elettronici, ecc);
a questo inconveniente la domotica sta dando le prime risposte.